BugLab, il laboratorio decentralizzato del testing di vulnerabilità
Il progetto BugLab, attualmenteente in ICO, vuole costruire una piattaforma che premia gli utenti sulla scorta delle proprie capacità di testing di una rete. Il testing mira a far emergere le criticità della stessa, in modo da mettere i proprietari nelle condizioni di poter sopporire alle criticità emerse.
Immagini gentilmente concesse dietro autorizzazione scritta
Gli utenti migliori riceveranno token BGL, su standard ERC20 e quindi gestiti su blockchain Ethereum.
Sulla piattaforma verranno lanciati concorsi a premi, per testare puntualmente una rete, e sarà attivo un protocollo, chiamato Vigilante, che condivide con le aziende di tutto il mondo le vulnerabilità identificate dagli whitehat, ovvero gli hacker che come scopo hanno quello di migliorare la rete e non approfittare dei suoi bug.
Sulla piattaforma si potranno iscrivere i tester, ovvero gli whitehat. Una volta identificati verranno approvati per testare le reti di coloro che vogliono usufruire del servizio. L’utilizzatore finale, infatti, è un possessore di una rete che vuole rendere la stessa più sicura, magari implementando i sistemi di sicurezza che ha già installato sulla stessa. L’impresa potrà selezionare i tester sulla scorta dei propri curricula o del punteggio registrato sulla piattaforma, o potrà aprire a chiunque la partecipazione.
Punteggio dei tester – Immagine estratta dal Whitepaper
Alternativamente un’azienda può servirsi del protocollo Vigilante che racchiude tutte le vulnerabilità individuate dagli whitehat di tutto il mondo, organizzati in CSIRT o CERT (Computer Emergency Response Teams). Per mezzo del protocollo Vigilante, i CSIRT e i CERT sono automaticamente remunerati ogni volta che una vulnerabilità viene risolta. La piattaforma, infatti, preleva il 10% dei token da ogni passaggio, che sia versamento o prelievo da parte degli whitehat, per finanziare il fondo alla base del protocollo Vigilante.
Vigilante Protocol – Immagine estratta dal Whitepaper
Lo strumento di scambio, e quindi il motore della piattaforma, è il token BGL, che un utente deve acquistare perchè sia messo in palio ad un concorso o per pagare il servizio Vigilante.
L’1% dei token gestiti da ogni utente viene trattenuto dalla piattaforma per creare un fondo di liquidità a copertura dei costi di transazione interni.
Per conoscere la fattibilità di un progetto, bisogna conoscerne il team.
I membri del team di BugLab sono persone esperte di sicurezza informatica. Reda Cherqaoui, fondatore e CEO, ha iniziato a smanettare quando era sedicenne ed oggi ha accumulato una esperienza notevole avendo lavorato per importanti aziende informatiche. Alexander Belokon è uno sviluppatore con una vasta esperienza dal settore bancario ai prodotti farmaceutici, che con Youness Aamiri, esperto di blockchain, costituiscono il cuore pulsante del gruppo.
Completano il team Azdine Bouhou, Konstantin Bditskikh, Amine Bioudi, Dalal Cherqaoui e Herve Schauer, esperti sviluppatori, ingegneri del marketing e noti manager del mondo bancario.
Progetto molto ben fatto e pronto a prendere il volo.
Immagini gentilmente concesse dietro autorizzazione scritta
Per maggiori informazioni visita:
Sito Web: https://buglab.io/
Whitepaper: https://buglab.io/assets/docs/Buglab_WhitePaper.pdf
Blog Medium: https://blog.buglab.io/
Annuncio Ufficiale su Bitcointalk: https://bitcointalk.org/index.php?topic=2851719.0
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Canale Github: https://github.com/buglabProject/bgl-token-public-sale
Dichiarazione di limitazione di responsabilità: il presente è un articolo personale contenente mie opinioni e pertanto non può e non deve considerarsi un consiglio finanziario.
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